Il presidente della Regione Liguria inciampa sui social e poi precisa con un post su Facebook: «Essendo fragili, vanno salvaguardati».
Un tweet che definire «autogol» è quasi usare un eufemismo è quello che oggi, in tarda mattinata, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha dato in pasto alla Rete. «Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, – questo il testo – dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate».
Un’affermazione che ha scatenato una grandissima quantità di reazioni in pochissimi minuti: «”Persone non indispensabili” non si usava dal 1938» gli scrive l’utente @Toccoditacco10, lo scrittore e autore tv Nicola Brunialti gli dice: «La cosa più incredibile è che tu, invece, ti ritenga indispensabile», una delle firme di Topolino, Francesco Artibani, commenta con un «Che imbarazzo». Allo scrittore e giornalista Hamilton Santià non andrebbero bene nemmeno le scuse: «Va beh dai, dimissioni e non se ne parla più». La giornalista Nunzia Penelope trova un’attenuante (ironica eh): «Suppongo che il suo Smm fosse ubriaco quando ha scritto questo»).
Dopo un vasto numero di risposte di questo tenore, ecco un tentativo di precisazione con un nuovo tweet, questa volta firmato «Lo staff» e un link a un post di Facebook: «Il senso di questo tweet, che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più».
Nel post, corredato da una foto dello stesso Toti impegnato in una videoconferenza con governo e Regioni, c’è scritto: «Sono proprio i nostri anziani i più colpiti dal virus e sono quelli che vanno tutelati di più: si tratta di persone spesso in pensione, che non sono indispensabili allo sforzo produttivo del Paese ma essendo più fragili vanno salvaguardate in ogni modo». Con il successivo invito a proteggerli per alleviare «la pressione sugli ospedali» e ridurre il numero dei decessi.
Non proprio quello che c’era scritto nel tweet in questione, diciamo. A volte anche sapere sintetizzare un concetto è una qualità irrinunciabile nella politica di questi tempo così complessi. Fatto salvo, che si reputi condivisibile il concetto stesso.