Niente assembramenti e accessi scaglionati nei cimiteri, ma in alcune città scatta il divieto assoluto di ingresso.
Molti Comuni hanno deciso di contingentare e regolamentare l’afflusso nei cimiteri per le date del 1° e del 2 novembre, giornata in cui si commemorano i defunti, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. Ecco alcune iniziative annunciate da Nord a Sud. Un impianto streaming dal vivo che permetterà, previa autorizzazione, la trasmissione in diretta delle celebrazioni eucaristiche per le esequie e altre funzioni religiose è stato installato nel cimitero urbano di San Vito a Udine, “anche per far fronte alle limitazioni anti covid”. In vista dell’antichissima ricorrenza per commemorare i defunti, che cade il 2 novembre, comuni e cimiteri si organizzano. A Udine con l’impianto streaming “abbiamo voluto dar la possibilità di assistere alle funzioni religiose anche a coloro che per vari motivi non possono farlo di persona. Un modo efficace per gestire le limitazioni anti covid, ma anche a tutte quelle persone che sono impossibilitate a deambulare, agli anziani, ai ricoverati e ai residenti in altre regioni o in altri Stati”, ha spiegato il vicesindaco Loris Michelini.
A Torre del Greco l’amministrazione ha istituito un vero e proprio “circuito” interno al cimitero per regolamentare ingressi ed uscite in occasione della commemorazione dei defunti. Nei quattro comuni flegrei, invece, nei giorni tradizionalmente dedicati alla commemorazione dei defunti, i cimiteri rimarranno chiusi. Cimiteri chiusi anche in Trentino il 1 ed il 2 novembre, giorno di Ognissanti e dei morti: troppo alto il rischio di propagare il contagio.
A Palermo il dipartimento della protezione civile Sicilia ha messo in campo 13 organizzazioni di volontariato e 130 volontari per operare nelle tre strutture cimiteriali del comune e garantire ai palermitani una corretta visita ai defunti. I volontari verificano il rispetto della distanza interpersonale da mantenere, il corretto utilizzo delle mascherine e il divieto di assembramento.
“La situazione è sempre più preoccupante. In questo fine settimana state il più possibile a casa e limitate gli incontri anche con familiari ed amici allo stretto indispensabile. I nostri morti ricordiamoli nel cuore e nella mente e non affollando i cimiteri”, mette in guardia il primario del Sacco di Milano Massimo Galli.
Nel Lazio numerosi sindaci in queste ore stanno adottando provvedimenti per evitare assembramenti. L’assessore alla salute Alessio D’Amato ha rivolto un appello affinché queste misure si adottino ovunque. L’aumentare dei decessi a Roma -anche a causa dell’emergenza Covid- ha fatto approntare all’Ama, la municipalizzata capitolina che gestisce i servizi cimiteriali, misure di potenziamento, specie sul fronte delle cremazioni. “Negli ultimi 3 mesi nella Capitale – fa notare l’azienda – si registra un trend di crescita dei decessi che nel solo mese di ottobre sono stati 600 in più con un aumento del 25%”.